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Ogni strumento costruito ex-novo o di occasione è uno strumento “unicum” molto distante dalla così detta “produzione seriale”

In ogni caso vengono curati ed approfonditi tutti i particolari costruttivi, cercando di andare incontro alle varie esigenze  della Committenza, sia in ambito tecnico-strumentale, sia  in relazione all'ambiente ed all'architettura  in cui lo strumento sarà collocato.


Progettazione: vengono analizzati tutti gli elementi, sopratutto la fonica: generalmente viene studiata in collaborazione con gli organisti incaricati dalle Committenze e viene via via raffinato in relazione all'acustica dell'ambiente.


Realizzazione: terminata la fase di progettazione, si passa quindi alla realizzazione delle singole parti: somieri, manticeria con relativi condotti, tastiere, trasmissioni meccaniche o elettriche, seguendo i dettagli approvati a livello progettuale.

Lo strumento sia nuovo che d'occasione dopo essere stato rimontato segue una prima fase di pre-intonazione delle canne con l'apertura delle bocche e la rettifica  delle lunghezze dei corpi. Ultimata questa fase, lo strumento viene smontato nuovamente in ogni singola parte per procedere alla collocazione nel luogo finale.

Rimontato nuovamente in ogni sua parte nel luogo finale, si procede all'intonazione ed accordatura  che avvengono dopo il montaggio e regolazione finale di ogni singola parte strutturale, meccanica, elettronica.

L' intonazione serve a dare il carattere sonoro ad ogni singolo registro in base alle caratteristiche costruttive, ma soprattutto in relazione all'ambiente reale in cui strumento è collocato. Essa serve a dare omogeneità sonora delle canne all'interno di un singolo registro.

L'accordatura ultima il lavoro e sarà eseguita utilizzando il temperamento concordato in fase di progettazione. In genere viene eseguita in tondo per le lunghezze di canne sotto i 2 piedi; per le altre si preferisce l'accordatura  con finestra e ricciolo.

 

Composizione delle canne. metalliche

Esse sono costruite da lastre di metallo tramite sagome per ogni genere di misura e tipo di canna, e, in base alle timbriche volute, in relazione alle pressioni di utilizzo. Le leghe da utilizzare cambiano in base ai registri che compongono lo strumento, i diametri (esterni ed interne con relativi spessori di lastra), geometrie delle bocche, freno armonico.


Le canne per le famiglie dei principali sono generalmente costruite in lega al 70% per quanto riguarda la famiglia dei principali (80% in facciata), mentre quelle dei flauti sono previste con percentuali che variano dai 20 al 30%. I registri delle viole, generalmente intorno al 50% di stagno.


Le canne ad ancia
Le tube delle ance possono essere costruite in lega di stagno a percentuale variabile dal 50 al 70% secondo le esigenze di carattere sonoro, oppure in legno di abete o noce.


Le canne in legno
Sono costruite con legno esente da nodi, generalmente abete o noce.
Ai piedi delle canne vengono montate valvole regolatrici dell’afflusso dell’aria per una più precisa opera di intonazione.
Le canne “tappate” (vengono realizzate dove non c'è la giusta altezza) dispongono di tappi guarniti di feltro e pelle garantendone la giusta tenuta statica e di conseguenza anche dell’accordatura.
 

G.P.M Organaria

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